Ho deciso di ritagliarmi un momento in questi giorni in cui fervono i preparativi per l’ormai imminente stagione, per assaporare il ricordo di uno dei matrimoni più belli della stagione 2021: quello di Marta e Antonio. La grande festa, come l’aveva descritta Marta durante uno dei primi incontri nel nostro studio. E lo è stata davvero una grande festa, anche se con un anno di ritardo, piena dell’affetto dei familiari e degli amici.
Allegra, rumorosa, colorata.
Immaginate parenti e amici degli sposi che riuniscono Sicilia e Campania: al di là dei triti stereotipi, l’allegria, la partecipazione, il calore non possono che essere assicurati!
Il concept
In questi anni in cui il matrimonio siciliano è un trend più che consolidato (potete leggerne qui una nostra interpretazione) abbiamo imparato a sondare in profondità questo tema, per trovare ogni volta una chiave di lettura diversa.
Questa volta dovevamo sviluppare un tema che raccontasse al contempo la Sicilia e la Campania, terre di origine della sposa e dello sposo, rispettivamente. E’ stato semplice trovare elementi comuni tra due territori che per tanto tempo sono stati un unico grande regno: certe tradizioni, certi saperi e sapori accomunano noi siciliani ai campani.
A questo grande scrigno di ispirazioni a cui potere attingere abbiamo ovviamente legato le personalità e i gusti di Antonio e Marta, insieme a un po’ della loro storia.
Il concept di questo matrimonio non poteva che essere improntato alla semplicità e alla vivacità, ai colori primari, ai pattern geometrici, ai materiali naturali.
Queste tre moodboard restituiscono la nostra visione e presentano il concept dell’evento. Da qui comincia tutto il lavoro di design, che non trascura nulla: palette, stile, ricerca. Persino i font utilizzati sono frutto di studio e riflessione, poichè ritorneranno in tutto il coordinato grafico dell’evento, lo caratterizzerano e dovranno, ovviamente, rispecchiare il mood della coppia e quello del matrimonio.
Il design
Da questo primo studio e da queste ispirazioni ha preso corpo il nostro progetto per il design, unico ed esclusivo, di questo matrimonio, con lo sguardo rivolto a un elemento in particolare della nostra tradizione: la coffa! I colori, i materiali, ma soprattutto le passamanerie e le decorazioni che la caratterizzano.
Chi ci conosce sa che per noi il progetto grafico è essenziale, ad esso dedichiamo molto lavoro, e finisce con l’essere la trama dei nostri eventi, un tessuto che accoglie e contiene tutti gli altri elementi.
Dalle partecipazioni, arricchite da un acquerello appositamente realizzato dall’artista termitana Gigia Bolone, agli accessori in chiesa, fino ai menù e a tutti gli altri dettagli realizzati, il design di questo evento era riconoscibile e coerente, e rispecchiava moltissimo i gusti degli sposi.
Emozioni
Ci sarebbe tanto da scrivere su questo matrimonio, e soprattutto sui mesi che lo hanno preceduto. La ferita della pandemia brucia ancora nelle nostre menti e ha avuto un forte impatto anche sul nostro modo di lavorare, di vivere l’attesa e la realizzazione finale.
Le coppie che, come Antonio e Marta, si sono viste strappare dalle mani la data scelta, la prima, quella che doveva essere l’unica, hanno vissuto nei mesi tra la data mancata e quella scelta per l’anno successivo un caleidoscopio di emozioni.
Un’altalena di sensazioni tra lo sconforto e la gioia dei dettagli ancora da decidere, tra la voglia di mantenere viva l’emozione per i preparativi e la paura di dovere rinunciare ancora una volta a tutto. La lotta contro la stanchezza, l’incertezza, l’impotenza davanti a un nemico subdolo e inarrestabile.
Non è stato semplice, per nessuno.
Però, da queste montagne russe siamo scesi tutti con una vertigine che non ci ha bloccati, ma che ci ha fatto vivere la gioia esplosiva di un momento tanto atteso, sognato, desiderato.
Con tutte le coppie facciamo un cammino che, passo dopo passo, crea legami che vanno al di là del meramente professionale, con alcuni si oltrepassa il limite e si sconfina nell’amicizia. E in particolare con Antonio e Marta, la cui gioia all’ingresso in chiesa è stata anche la mia, la cui emozione davanti a quell’altare è stata la mia…e lo è anche ora che ne scrivo, con gli occhi un po’ lucidi e il sorriso sulle labbra.